lunedì 24 settembre 2012

FAST ormai è acqua passata.....

Della FAST (per quelle due, massimo tre, persone che non lo sapessero è l'acronimo di Focused Assessment with Sonography for Trauma) credo che sappiamo di tutto e di più. Da qualche tempo, però, è stato aggiunto un altro acronimo: CRASH e parliamo di FASTCRASH.
F: Focused
A: Assessment
S: Sonography
T: Trauma
C: Cardiac Arrest/Failure
R: Respiratory Arrest/Failure
A: Acute Abdomen
SH: Shock

Credo che questo acronimo sintetizzi in maniera ottimale il nostro (inteso come personale del dipartimento di Emergenza-Urgenza) modo di concepire l'ecografia: non ci limitiamo a "guardare" un organo-apparato ma dobbiamo essere in grado di mettere insieme le informazioni che provengono dallo studio di tutti gli apparati che possano darci informazioni sul caso clinico che stiamo seguendo.
Devo dire che questo acronimo è relativamente recente mentre la FAST inizia ad avere i suoi anni ma chi ha sempre usato la FAST solo per il trauma (anche negli anni passati) si è precluso la possibilità di fare diagnosi brillanti in poco tempo. Soprattutto se nessuno ha mai sentito parlare di JS Rose.
Nel 2001 Jones, capo dipartimento di Emergenza dell'Università della California a Sacramento, applicò un protocollo che venne pubblicato su American Journal of Emergency Medicine (qui trovate l'articoloThe UHP ultrasound protocol: A novel ultrasound approach to the empiric evaluation of the undifferentiated hypotensive patient)
 in cui una fast allargata veniva effettuata su tutti i pazienti che si presentavano con una ipotensione la cui causa non era immediatamente evidente. 
Nel lavoro si riportano dati allarmanti: il medico di pronto soccorso è (si spera di potere scrivere "era", dopo l'applicazione del protocollo) in grado di fare diagnosi della causa di un'ipotensione solo nel 24% dei casi. Il problema è che l'outcome di questo tipo di pazienti dipende proprio dal fare una diagnosi corretta e rapida oltre al fatto che una diagnosi sbagliata, nella maggioranza dei casi, porta a risultati drammatici (generalmente la morte del paziente). 
Per questo Rose ha fatto fare a questi pazienti una FAST allargata ad uno studio dell'aorta. Risultato? Fatte maggiori diagnosi precise con maggiore sopravvivenza. A pensarci bene è come aver scoperto l'acqua calda: riesco a fare rapidamente diagnosi delle cause più frequenti di ipotensione e cioè uno shock cardiogeno, una rottura di un'aneurisma, un sanguinamento addominale o un versamento pleurico oltre a qualche causa non proprio frequentissima come un tamponamento cardiaco. Oltre al lato positivo esiste anche quello in "negativo": se ho escluso un aneurisma dell'aorta (ad esempio) in un paziente ipoteso e con dolore addominale non andrò a pensare di fare una TAC per lo studio dell'aorta ma posso andare subito a cercare altre cause.
E c'è di più. Dopo qualche anno (2004) Jones pubblica un lavoro che mette in relazione il protocollo di Rose con il tempo (Randomized controlled trial of immediate versus delayed goal-directed ultrasound to identify the cause on non traumatic hypotension in emergency department patients). Lo studio dimostra che se applichiamo il protocollo di Rose (FAST insieme a una scansione rapida dell'aorta) entro 15 minuti dall'arrivo del paziente in PS, diminuisce la mortalità!! In verità questo studio includeva un parasternale asse lungo e la valutazione del riempimento della cava per ogni paziente. Sapete il tempo medio di esecuzione di tutto questo? 5 minuti. In cinque minuti possiamo avere una marea di informazioni per cercare di salvare la pelle ai nostri pazienti. 
CONCLUSIONI
FAST solo per il trauma? NO GRAZIE
Ciao

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