mercoledì 24 ottobre 2012

LETTERATURA

Vi posto qualche articolo che può essere utile come spunto di riflessione
Il primo non parla direttamente di ecografia ma, secondo me, è un punto (e che punto!!) a nostro favore. Questo è il link (High discordance of chest x-ray and computed tomography for detection of pulmonary opacities in ED patients: implications for diagnosing pneumonia).

Si è messo a confronto la radiografia con TAC torace per vedere la sensibilità e specificità della radiografia nella diagnosi di polmonite. Sono stati inclusi 3423 pazienti. La sensibilità della radiografia è risultata del 43.5%, la specificità del 93%; valore predittivo positivo del 26,9% e negativo del 96,5%. L'articolo finisce con la seguente indicazione: affidarsi alla radiografia per cercare una polmonite ci fa correre il rischio di sbagliare diagnosi. 
Commento personale: mi sembra di vedere la stessa storia del D-Dimero. La prossima volta che abbiamo un paziente che ha febbre, tosse, dispnea e anche dolore toracico prima di mandarlo a fare la radiografia proviamo a fare un eco, potremmo avere delle belle sorprese!!

Articolo su Chest (Lung ultrasound in the diagnosis and follow up of community acquired pneumonia) ancora sulla diagnosi della polmonite con l'ecografia.E' uno studio multicentrico su 362 pazienti che sono stati sottoposti ad ecografia, RX e TAC (nel caso in cui ci fossero discordanze tra ultrasuoni e radiografia: sono stati il 17.4%). L'ecografia ha correttamente diagnosticato la polmonite in 211 paz su 226 con una sensibilità del 93.4% mentre non ha trovato la polmonite (che non c'era) in 127 su 130 con una specificità del 97.7%. Il LR per ecografia negativa e positiva era 0.07 e 40.46 rispettivamente.
La caratteristica principale è stata la visualizzazione di una consolidazione con broncogramma aereo.
Interessante è anche il discorso fatto sull'evoluzione della malattia: hanno infatti visto che si può studiare l'andamento misurando la superficie della parte consolidata che si riduce con il successo della terapia.
Nel confronto tra Rx  e US c'è da dire che 11 casi di polmonite sono stati trovati dall'eco e non diagnosticati dall'RX ma 9 casi sono stati persi dall'eco e trovati con la radiograifa. 
L'8% di polmoniti non diagnosticate con l'eco sono state spiegate con le lesioni che non raggiungono la pleura. (questo discorso è in discordanza con quanto afferma Copetti secondo il quale praticamente tutte le lesioni polmonari raggiungono la pleura; per questo si può vedere questo lavoro Parlamento  S, Copetti  R, Di Bartolomeo  S; .  Evaluation of lung ultrasound for the diagnosis of pneumonia in the ED,.  Am J Emerg Med. 2009; 27(4): 379--384)

Vi propongo anche questo articolo apparso sull'edizione in inglese del Chinese Journal of Traumatology (Echocardiography integrated ACLS protocol versus conventional cardiopulmonary resuscitation in patients with pulseless electrical activity cardiac arrest). Si prefigge di verificare l'utilità dell'ecografia nello scoprire cause reversibili di PEA e predirre l'outcome dei pazienti. I pazienti sono stati divisi in due gruppi: in uno si eseguiva un ecocardiogramma (da parte di medici di PS) con valutazione della funzionalità del ventricolo sx, dilatazione del ventricolo dx, versamento/tamponamento e valutazione della vena cava inferiore. Il secondo gruppo invece seguiva il protocollo ACLS. E' stata valutata la ripresa di circolo e la morte.
I pazienti studiati sono stati 100. Nel gruppo ecocardio, sono state trovate il 78% di pseudo PEA perchè era presente una attività cardiaca meccanica e in questo gruppo il 43% dei pazienti ha ripreso ritmo (ROSC). Nel gruppo ACLS, non è stato trovato nessuna causa reversibile. 
Nessuna differenza nei risultati della rianimazione e della sopravvivenza
Commento: l'ecografia riesce a trovare le cause di PEA reversibili; purtroppo il risultato finale non cambia di molto. 

Un caso di frattura del pene... (point of care ultrasound used to exclude penile fracture)

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