lunedì 24 settembre 2012

Gli infermieri hanno altre priorità.....

La settimana scorsa ero a Reggio Emilia a fare un corso di ecografia per infermieri ad un gruppo di formatori del corso di laurea breve in scienza infermieristiche (a dir la verità ormai faccio veramente "presenza" perché il corso viene portato avanti da un gruppo tostissimo di quattro infermieri) . Dopo pochi minuti salta fuori la fatidica frase (da parte di una "vecchia" infermiera): "io sono assolutamente contraria al fatto che gli infermieri utilizzino l'ecografo perchè hanno altre priorità".
 Per un pò sono stato zitto cercando di veder dove andava la discussione ma poi ho cercato di controbattere a questa affermazione che mi manda letteralmente in bestia.
Mi spiegate quali sono le priorità di una figura professionale? Soprattutto le priorità sono uguali per tutti e per sempre?
La letteratura sull'uso dell'ecografia da parte degli infermieri inizia ad essere interessante e di qualche qualità. L'approccio all'incannulamento di vasi venosi difficili e al cateterismo vescicale, nel resto del mondo, è ormai appannaggio infermieristico.
Ma io penso a dell'altro: la priorità dell'infermiere (ormai figura professionale sanitaria a tutti gli effetti) di fronte alla chiamata di un paziente che gli dice "respiro male" è quella di chiamare il medico e basta (allora mi spiegate cosa studiano a fare, basterebbe un OS oppure un interfono un pò sofisticato che allerta il medico) oppure tentare un primo approccio al paziente eventualmente capendo se il paziente ha delle linee B oppure no? Un infermiere della rianimazione che vede un paziente, appena operato di quello che volete, che diventa ipoteso perché non deve vedere se c'è del liquido in addome e vedere se la cava è vuota oppure no? Per non parlare della funzione che un semplice ecografo avrebbe in triage.
Non deve fare diagnosi ma usare uno strumento come il fonendo o l'elettrocardiografo. Perché l'infermiere fa i corsi per vedere gli ST sopra e non deve fare quelli per vedere se il paziente ha linee B?
Ma, soprattutto, perché negare a qualcuno che vuole imparare la possibilità di farlo?
Mi rivolgo ai colleghi medici: perchè dovremmo sentirci sminuiti dal fatto che gli infermieri usano uno strumento che fino a poco tempo fa era "nostro"?
Ciao
PS: la "vecchia" infermiera alla fine dovevate vederla come si divertiva a cercare le vene con la sonda........

2 commenti:

  1. Il fatto che proprio un formatore del corso di laurea infermieristica sia contrario a nuove prospettive della professione, la dice lunga.
    Propio loro, che dovrebbero anticipare i tempi ed essere i primi "inneschi" dell'evoluzione della professione, in tutti i suoi aspetti!
    D'altronde, l'episodio non mi stupisce affatto...sono già abbastanza "vecchia" per ricordare il putiferio che si è scatenato le prime volte che si parlava di triage infermieristico, attività di cui, oggi, non se ne può davvero fare a meno!
    E con l'ecografia infermieristica, putiferi si sono già scatenati ed è possibile che altri se ne scateneranno: è solo un altro muro da abbattere.
    E sta soprattutto a noi infermieri abbatterlo, con l'impegno, lo studio, la formazione, l'addestramento, l'acquisizione di esperienza per giungere alla competenza, la ricerca e l'aggiornamento continui e, poi, con la condivisione e la trasmissione dei saperi e delle conoscenze.
    Percorso duro?
    Credo sia l'unico possibile (e credo sia giusto sia così)oltre ad essere quello sancito dalla normativa vigente (in primis dal codice deontologico).
    Non dico che sia facile, ma dico che, in giro, per fortuna, ci sono medici come Gaetano disposti a mettere a disposizione le proprie competenze senza sentirsi "defraudati" di un ruolo, anzi...credo che, così facendo, il ruolo sia ancora più ampio e degno di rispetto!
    Anche se, per la mia esperienza, temo che lo zoccolo più duro da abbattere, sia proprio quello degli infermieri!
    Ma non sono passati già più di 160 anni dai tempi di Florence Nightingale?
    NON MOLLIAMO!

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  2. Grazie per il commento,
    non posso far altro che sottoscrivere il tutto. Vorrei solo sottolineare il fatto (che hai già fatto notare) che questa strada intrapresa non è solo "rose e fiori": richiede ESTREMO impegno e rigore scientifico perchè c'è molta gente (medici e infermieri) che aspettano solo la prima "maronata" per sparare le loro sentenze.
    L'unica cosa che mi sento di dire (dopo qualche anno di corsi) è che l'entusiasmo che vedo ai corsi infermieri non l'ho mai visto in nessuno dei medici e anche ora che lavoro a Lavagna i primi che mi hanno chiesto di poter imparare sono stati gli infermieri (e UN SOLO medico).
    Ciao

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